“No alla guerra guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, vi dicono bugie qui, russi contro la guerra”. E’ il cartello esposto da Marina Ovsyannikova, dipendente dell’emittente del telegiornale russo, Channel One. Nel video diventato virale, si vede la donna sfidare la censura e l’arresto (che sarà sicuramente scattato) ed entrare nell’inquadratura dietro la conduttrice.

Poco più di 20 secondi che hanno imbarazzato e ridicolizzato la propaganda russa che da settimana lascia credere ai cittadini di aver avviato una operazione speciale in Ucraina. La regia ha interrotto il fuori programma mandando in onda un altro servizio. La donna è stata poi affidata alla polizia.

Ovsyannikova aveva registrato in anticipo un messaggio separato in cui afferma di “vergognarsi di essere” una dipendente del canale televisivo di Stato. “Quello che sta accadendo in Ucraina è un crimine e la Russia è l’aggressore“, ha detto, aggiungendo che suo padre era ucraino. Il blitz è avvenuto intorno alle 21.30 del 14 marzo nel corso di uno dei notiziari principali della televisione di stato di Mosca.

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