Sirene d’allarme in quasi tutte le regioni, esplosioni e paura, si conclude così un’altra notte di bombardamenti. L’offensiva russa in Ucraina prosegue, pure a ovest, e si avvicina al confine dell’Unione europea. Sotto attacco anche Leopoli, dove sarebbe stato colpito il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza, vicino al confine con la Polonia. A Kiev anche questa notte è scattata l’allerta aerea, con sirene e messaggi d’allarme che hanno invitato i cittadini a recarsi nei rifugi.

Sarebbero 20 i morti causati dall’attacco russo sulla base militare di Yavoriv, in territorio ucraino quasi al confine con la Polonia. Lo hanno riferito al corrispondente del quotidiano britannico Guardian fonti dei soccorsi. Sui social network ci sono le foto della lunga coda di ambulanze, in arrivo da Leopoli, e che sono dirette al sito militare.

Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla citta’ Ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha detto un funzionario locale. La Russia “ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza”, a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili.

Ma il tragico bilancio della notte non finisce qui. Un treno passeggeri usato per far evacuare i civili e’ stato colpito da schegge poco fuori dalla citta’ Ucraina di Lyman, nell’est del paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che nell’attacco e’ rimasto ucciso il conducente del treno e un’altra persona e’ stata ferita.

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