Le forze russe a Mariupol “hanno aperto il fuoco nella direzione del corridoio umanitario. Queste azioni dell’esercito russo non sono altro che genocidio contro il popolo ucraino”.
Questa è la denuncia del ministero della Difesa dell’Ucraina sottolineando che per provvedere all’evacuazione dei civili “sono state sgombrate e sminate le strade. Tuttavia il nemico non ha lasciato andare via donne, anziani e bambini”.
A questo si aggiunge un’altra accusa. A Mariupol i russi hanno “deliberatamente tagliato i rifornimenti di acqua e cibo oltre all’elettricità. Un bambino è morto disidratato“, a riferirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram. Secondo il leader di Kiev i russi stanno continuando a non rispettare la tregua mentre Mariupol “non può aspettare”.