Italian PM Enrico Letta in Paris

“Arriveranno mesi di tempesta. Ho un`idea precisa. Il Pd deve essere il partito della buona forza, della stabilita’, e costruire canali di scorrimento democratico tra l`alto e il basso. Finora la forza` e’ stata rappresentata da Draghi, ma la forza puo’ prendere vie illiberali. Oggi dobbiamo essere il partito della stabilita’. Gli elettori hanno sempre bisogno della `forza`. Oggi e’ incarnata da Draghi ma puo’ prendere la direzione che ha preso altrove. Mai un partito di destra si era avvicinato al venti per cento come Fdi”. Cosi’ Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, intervistato dal Foglio. La crescita dei consensi di Fdi “e’ un campanello d`allarme Quella sull’allarme fascista e’ una polemica stantia. Ma FdI e’ una forza che si rifa’ a concetti illiberali. Sia chiaro c`e’ una sapienza da parte della Meloni nell`agitarli. Non mi permetto di dare lezioni ma mi sembra che Salvini abbia due strade. Una tattica: presentarsi con l`attuale schema. Un`altra e’ strategica: arginare la forza della Meloni e autonomizzarsi. Se Pd e Lega “pareggiassero”, come in Germania si tenterebbe la strada della grande coalizione con un compromesso trasparente”. “Salvini ha l`occasione- sostiene Bettini – di fare della Lega con pezzi di Fi, l`equivalente del Pd nel campo della destra. Riguardo al centro sono stato il primo a ripetere che e’ indispensabile una gamba liberale, di stampo azionista. Quello che e’ stato in passato il Partito repubblicano di La Malfa, di Visentini e Spadolini. Attendo con ansia che accada. Purtroppo i litigi che osservo scuotono la mia fiducia”.

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