Avevano atteggiamenti violenti con i piccoli alunni di un asilo nido e di una scuola elementare perché erano stressate dal troppo lavoro e dalla paga bassa. E’ quanto hanno sostenuto le due maestre finite lo scorso 9 febbraio agli arresti domiciliari per maltrattamenti pluriaggravati nei confronti dei bambini di un istituto paritario di Casapulla (Caserta).
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Alessandra Grammatica, le due insegnanti – così come riporta l’Ansa -hanno ammesso gli addebiti. Difese dagli avvocati Giuseppe Stellato e Gennaro Cierro, le maestre hanno scaricato tutto sui ritmi di lavoro massacranti, anche dieci ore al giorno, in cambio di una paga bassa, di circa 2,5 euro all’ora.
Ritmi e stress quotidiano che avrebbero così spinto le due donne – stando alla loro ricostruzione – a reagire in modo violento con i piccoli alunni che frequentavano l’istituto. Indagata anche la preside della scuola che si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
I bimbi – secondo quanto emerso dalla indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere – venivano imboccati con violenza durante i pasti. Tirati giù con la forza dalle brandine durante il riposo pomeridiano. Ma anche costretti a subire schiaffi e punizioni in caso di capricci.