Cesare Battisti

Cesare Battisti, ex terrorista dei Pac condannato all’ergastolo per 4 omicidi e altri gravi reati, sarà trasferito prossimamente dal carcere sardo di Oristano a quello calabrese di Rossano, dove sarà recluso nel circuito di alta sicurezza 2, ovvero quello destinato ai detenuti condannati per fatti legati al terrorismo. Il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) ha respinto, col parere conforme della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, la richiesta di Battisti di ottenere un regime detentivo più mitigato da scontare a Roma o Milano. Battisti ha tuttavia concluso la condanna a sei mesi di reclusione in isolamento diurno – inflittagli insieme all’ergastolo- e ora può accedere a un regime detentivo meno rigido, con gli spazi di socialità previsti dall’ordinamento penitenziario per il circuito di alta sicurezza dove sono reclusi i crimini degli anni di piombo. Quando sarà disponibile un posto nel carcere di Rossano, Battisti sarà trasferito e passerà li 15 giorni in isolamento sanitario per il Covid.

“Non abbiamo ricevuto nessuna informazione ufficiale su un eventuale trasferimento del nostro assistito nel carcere di Rossano. Se fosse vero la vendetta dello Stato italiano contro Battisti continua”. Così l’avvocato Gianfranco Sollai, che difende insieme al collega milanese Davide Steccanella Cesare Battisti, in merito a notizie di stampa su un possibile trasferimento dell’ex terrorista dei Proletari armati per il Comunismi dal carcere oristanese di Massama al carcere di Rossano, in Calabria, nel reparto Alta Sicurezza AS2. Da cinque giorni Battista ha iniziato lo sciopero della fame proprio per chiedere il trasferimento in un’altra struttura, dichiarandosi “prigioniero di uno Stato vendicativo”. Ma la soluzione ipotizzata nella struttura di Rossano non piace per nulla ai suoi difensori. “Battisti è sempre sotto l’occhio del ciclone. Se fosse confermato il trasferimento – spiega all’ANSA Sollai – andrebbe a finire in alta sorveglianza con un gruppo di islamici. La finalità risocializzante e rieducativa della detenzione viene messa nel cassetto, i principi costituzionali non si rispettano. Quanto al mantenimento della classificazione in AS2, c’è da chiedersi quali sono gli elementi che fanno ritenere al Dap che Battisti, dopo oltre 40 anni dai fatti, sia tuttora pericoloso”. “Io faccio l’avvocato e ho scritto più istanze formali al Dap e al Ministero competente e apprendo che i media godono del privilegio di una risposta che a me, in tutti questi mesi, non è mai stata data, rendendo quindi impossibile ogni impugnazione o altro. Dispiace, inoltre, che per apprendere ciò sia stato necessario che il mio assistito compisse un atto come lo sciopero della fame”. Così Davide Steccanella, uno dei legali di Cesare Battisti, commenta la notizia che l’ex terrorista dei Pac sarà trasferito dal carcere di Oristano a quello calabrese di Rossano. Un “carcere”, spiega ancora l’avvocato, “di fatto irraggiungibile da familiari e difensori come ben noto al Ministero”. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha respinto la richiesta di Battisti di ottenere un regime detentivo più mitigato da scontare a Roma o Milano.

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