Smentisce di aver mai detto che “se mai dovessi avere un figlio di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io”, così come quella che non avrebbe più messo piede in Italia se Giorgia Meloni avesse vinto le elezioni. A poche ore dalla terza serata del Festival di Sanremo dove sarà co-conduttrice con Amadeus e Gianni Morandi, la pallavolista Paola Egonu chiarisce alcune forzature dei media ribandendo che “l’Italia è un paese razzista” ma questo “non vuol dire che sono tutti razzisti”.

Nella conferenza stampa odierna, la campionessa di volley che oggi milita nella squadra turca del Vakik Bank Istanbul, ha contestualizzato la frase riportata nei giorni scorsi dal settimanale Vanity Fair, spiegando di “non aver mai detto quella frase” riconducibile “a un episodio che posso raccontare”, relativo a “prima della pandemia” quando “c’erano un sacco di casi in America, quando è nato il movimento Black Lives Matter. Io e mia sorella ne abbiamo parlato preoccupate: caspita, ci siamo dette, un domani potrebbe essere mio fratello, mio figlio. Era una preoccupazione, non ho detto che far nascere un bimbo di colore in Italia sarebbe stato condannarlo all’infelicità. Io non sono infelice, anzi sono molto felice. Quella frase è una esagerazione“.

Egonu, che ha 24 anni ed è nata a Cittadella (Padova) da genitori nigeriani, chiarisce un altro concetto ‘travisato‘ dai media dopo l’addio alla Nazionale di pallavolo, nell’ottobre 2022, e il successivo trasferimento in Turchia: “Non ho mai abbandonato l’Italia. Ho deciso di andare in Turchia per crescere. Sul fatto di tornare a giocare in Nazionale sto metabolizzando tutto. Se ci dovesse essere la possibilità sì, tornerei”. Così come spiega di non aver “mai detto una cosa del genere, non sono parole mie” rispondendo a chi le chiedeva se avesse detto che non avrebbe più messo piede in Italia se Giorgia Meloni avesse vinto le elezioni.

Una serie di rettifiche, prima di ribadire che in Italia il razzismo c’è “però questo non vuol dire che tutti sono razzisti, o tutti cattivi o ignoranti. L’Italia è un Paese razzista, ma sta migliorando. Non voglio sembrare polemica o fare la parte della vittima ma semplicemente dire come stanno le cose. Nel mio monologo mi racconto, quindi ci sarà una parte dedicata a questo”.

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