Dopo il razzo caduto in Polonia, al confine con l’Ucraina, e che ha ucciso due lavoratori, ecco registrare frammenti di un missile precipitati nel territorio della Moldavia, a ridosso sempre del confine ucraino. Al momento, tuttavia, non si conosce la provenienza dei frammenti. Le guardie di frontiera moldave hanno trovato il razzo vicino a Briceni, nel nord del Paese, nel giorno in cui su gran parte dell’Ucraina sono in corso attacchi missilistici russi, contrastati dai razzi della contraerea di Kiev.

E a causa dei “massicci attacchi contro l’Ucraina”, la Moldova ha subito interruzioni del sistema elettrico riferisce Moldelectrica, la società di distribuzione moldava, citata dai media locali. Società che ha avvertito la popolazione che sono possibili interruzioni di corrente. Il sito Newsmaker ricorda che la Moldova è già rimasta “due volte senza elettricità a causa dei bombardamenti russi delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina”.

Un episodio che coinvolge un terzo Paese, estraneo al momento al conflitto, e riaccende nuovamente la tensione internazionale nella giornata in cui Mosca ha eseguito pesanti bombardamenti nelle regioni di Kherson, Lugansk e Donetsk mentre in altre zone del paese, compreso il distretto di Kiev, è emergenza gelo e blackout. L’appello ai cittadini è sempre quello di restare nei rifugi. Inoltre, dalla regione di Sumy arriva la notizia dell’interruzione di energia elettrica a seguito degli attacchi. Secondo i media internazionali ci sarebbe stata una vera pioggia di missili, addirittura oltre un centinaio, lanciati da bombardieri russi. Missili che hanno fatto anche delle vittime: più precisamente a Zaporizhzhia, dove le fonti ucraine parlano di due morti e della distruzione di alcune case.

Intanto sempre in giornata il presidente russo Vladimir Putin, che ha firmato una legge che vieta “la propaganda di rapporti sessuali non tradizionali, il cambio di genere e la pedofilia”, ha visitato il ponte di Kerch che collega la Crimea con il territorio della Federazione, colpito da un attentato nell’ottobre scorso. Il presidente ha attraversato il ponte, che è stato riparato, mentre si trovava alla guida di una Mercedes e ha parlato con alcuni degli operai che vi stanno lavorando, riferisce l’agenzia Tass.

Infine è di tre morti e sei feriti il bilancio di una esplosione che si è verificata nell’aeroporto militare russo di Ryazan, 200 chilometri a sud est di Mosca. Lo riportano la Ria Novosti e la Tass, affermando che la deflagrazione sarebbe stata causata da un’autocisterna carica di benzina. Una seconda esplosione si è inoltre verificata nell’aeroporto di Engels, vicino a Saratov, dove secondo le fonti russe le forze armate ucraine hanno danneggiato due bombardieri strategici Tu-95 utilizzando un drone. L’aeroporto militare di Ryazan ospita il centro di addestramento per l’aviazione a lungo raggio e gli aerei cisterna.

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