Il premier incaricato Benyamin Netanyahu – dopo quella con Itamar Ben Gvir – ha firmato una intesa di governo con Avi Maoz esponente di destra radicale, considerato omofobo, ultraconservatore e antiarabo.

L’accordo prevede che a Maoz sia affidato l’incarico di capo del nuovo dipartimento ‘Identità ebraica’ con il titolo di vice ministro. Una mossa condannata dall’attuale premier e capo dell’opposizione Yair Lapid come “nulla altro che follia”. “Ogni giorno che passa – ha spiegato – a prefigurarsi è, più che un governo di destra totale, un esecutivo completamente fuori di testa”.

Maoz – unico deputato della formazione radicale di destra ‘Noam’ – è tra le altre cose uno dei più accesi sostenitori della necessità di rivedere, in senso fortemente restrittivo, la Legge del Ritorno di David Ben Gurion che permette la cittadinanza israeliana ai figli e nipoti di ebrei. Inoltre è favorevole – hanno ricordato i media – a permettere la pseudoscientifica ‘terapia di conversione’ per i gay.

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