“Mi ha detto scappa, vai via, quello ha il coltello, mettiti in salvo! Persino le sue ultime parole le ha usate per difendermi. E aveva ragione perche’ quell’infame lo ha colpito da dietro, alla schiena”. Sono queste le parole di Erica Vecchia, la compagna di Giovanni Senatore, il 40enne ucciso a coltellate mercoledi’ sera a Castelleone, in provincia di Cremona, dal 38enne Mauro Mutigli, arrestato per omicidio.
Erica e Giovanni avrebbero dovuto sposarsi: “Ci stavamo preparando con un corso prematrimoniale e ci saremmo sposati il 12 dicembre – ha raccontato Erica al quotidiano La Provincia di Cremona -. Giovani era molto alto, forte, muscoloso e coperto di tatuaggi, alcuni anche sul volto. Ma era buono, per lui esisteva solo la sua famiglia. Aveva un’unica preoccupazione: che non ci mancasse mai niente. Lui e l’assassino non erano amici, si conoscevano come ci si conosce in un paese ma non avevano rapporti”.
La compagna ha raccontato che proprio la sera del suo omicidio, Giovanni non voleva uscire: “Ma era il mio compleanno e cosi’ ho insistito fino a convincerlo. Alla fine, mi ha detto che ero una rompiscatole ma ha accettato. Ed e’ morto la sera del mio compleanno”.