Una situazione grottesca e paradossale. Una famiglia ha acquistato un immobile all’asta dallo Stato. Regolare la licenza commerciale attraverso la quale è stato aperto un supermarket, regolare l’atto di concessione edilizia. Eppure, ad oggi, le stesse istituzioni ne hanno decretato l’abbattimento condannando le 30 famiglie legate ai 30 dipendenti che hanno perso il lavoro. Perché per ora l’esercizio commerciale è chiuso. Gli imprenditori, i collaboratori e l’ingegnere Salvatore Fucci – da sempre vicino ai Barbiero in questa battaglia – hanno spiegato le loro ragioni ai microfoni del Tg3 Regionale. A sostegno di tutti le migliaia di firme raccolte da altrettanti concittadini.
“Ci siamo fidati dello Stato ma siamo rimasti con un pugno di mosche in mano – ad affermarlo l’imprenditore Elio Barbiero – Abbiamo investito tutto in questa attività ed ora non abbiamo nulla. Io come gli altri ho una famiglia, una moglie e due figli. I dipendenti sono rimasti senza lavoro“.
Queste, invece, le parole dell’ingegnere Salvatore Fucci: “Grande attestato di solidarietà da parte dei cittadini. Raccolte migliaia di firme da chi vive il territorio ed hanno sostenuto gli imprenditori che hanno deciso di investire per la propria terra subendo un ingiustizia da parte dello Stato“.
“Noi non ci fermeremo e andremo avanti. Chiederemo un incontro al capo dello Stato e al ministro della Giustizia. Pronti a manifestare sotto al Quirinale e al ministero di Grazia e Giustizia“, ha invece affermato l’imprenditore Antonio Barbiero.